C’è un momento, nella vita di ogni radioamatore, in cui il segnale si fa debole. Non per colpa dell’antenna. Ma per colpa di chi, quella passione, non la capisce.
È quello che è successo al nostro amico Luca, che ha voluto condividere nel canale Telegram PoC Radio Italia un episodio che ci ha colpito profondamente. Un episodio che merita visibilità, ascolto e rispetto. Perché non parla solo di onde radio. Parla di libertà personale. Di dignità. Di identità.
Una porta chiusa, una voce spenta
Luca, radioamatore da oltre quarant’anni, si è sentito dire che non può più montare le sue antenne. Né sul tetto. Né sul balcone. Né in qualsiasi altra parte della casa. Il padrone di casa – con toni sbrigativi – ha invocato il “decoro” e l’estetica. E gli ha perfino rinfacciato di non aver dichiarato prima, nel contratto d’affitto, l’intenzione di montare delle antenne.
Luca non ha alzato la voce. Non ha cercato lo scontro. Per quieto vivere, ha deciso di desistere. Ma ha scritto, con amarezza:
“Adesso posso dire addio alla mia passione. La Radio.”
Parole che lasciano il segno. Parole che, in silenzio, raccontano un dolore vero.
PoC Radio Italia è con te, Luca
Noi non siamo qui solo per parlare di dispositivi, frequenze, server e piattaforme. Siamo qui per dare voce. E per ascoltare.
Luca, la tua voce non solo l’abbiamo ascoltata. La sentiamo nostra.
Perché quello che ti è accaduto, purtroppo, potrebbe accadere a chiunque viva in affitto o in un condominio dove la parola “radio” è ancora associata a una vecchia TV con l’antenna sul tetto.
Ma non può finire così.
Una sfida può diventare una rinascita
Da sempre, i veri radioamatori hanno trovato soluzioni dove altri vedevano solo ostacoli.
Antenne “invisibili”, camuffate nei pluviali, nascoste nelle ringhiere, integrate nei mobili da balcone.
A volte, proprio le restrizioni hanno dato vita alle soluzioni più brillanti.
Questa non è una sconfitta. È un banco di prova. È l’occasione di fare radio in modo diverso. Con più ingegno. Più tecnica. Più stile.
Non devi dire addio alla tua passione, Luca.
Devi solo darle una nuova forma.
Una forma che nessuno potrà più vietarti.
Siamo una comunità. E ci siamo davvero.
PoC Radio Italia nasce da una convinzione semplice: la comunicazione è un diritto, non un favore. E anche se ci occupiamo principalmente di tecnologie PoC, non dimentichiamo mai le radici profonde della radio. Quella vera. Quella fatta di persone, voci, antenne, passioni.
A te, Luca, e a tutti quelli che si sentono zittiti o scoraggiati, vogliamo dire:
non siete soli. Non lo sarete mai.
Qui trovate uno spazio per parlare, per condividere, per reinventare.
Per continuare a trasmettere. Anche quando sembra impossibile.