Uso corretto della PoC per famiglie con bambini piccoli o anziani

Quando si parla di emergenza, i più vulnerabili sono sempre i più difficili da proteggere: bambini piccoli e persone anziane. Eppure, anche loro possono partecipare attivamente alla sicurezza familiare, se dotati del giusto strumento e delle giuste istruzioni. La PoC Radio, usata nel modo corretto, diventa per loro una voce familiare che rassicura e orienta.

Bambini piccoli: meno è meglio

I bambini sotto i 10 anni non hanno bisogno di sapere tutto. Ma hanno bisogno di sapere cosa fare e a chi rispondere.
Ecco come semplificare l’uso della PoC per loro:

  • Etichetta la radio con nome e colore (“Questa è la tua radio. Gialla = tuo canale”).
  • Preimposta un canale unico dedicato (es. Canale Mamma).
  • Insegna tre frasi chiave da usare:
    • “Sono qui.”
    • “Sto bene.”
    • “Vieni da me?”

Esegui brevi esercizi settimanali come un gioco, premiando l’uso corretto. I bambini imparano in fretta, soprattutto se si divertono.

Anziani: semplicità, chiarezza e fiducia

Gli anziani possono avere difficoltà motorie o di memoria, ma se messi in condizione di fidarsi dello strumento, lo usano con efficacia sorprendente.
Le strategie migliori:

  • Configura la PoC con volume alto, canale fisso e tasto ampio visibile.
  • Prepara un cartoncino plastificato con istruzioni chiare:
    “Premi, parla, lascia. Non serve aspettare squilli.”

La voce familiare trasmessa dalla PoC ha un effetto rassicurante immediato, molto più di un messaggio scritto.

Dove tenerla

Per entrambi i casi, la posizione è cruciale:

  • Bambini: nello zainetto, accanto al letto, o su un tavolino basso facilmente raggiungibile.
  • Anziani: su un laccio al collo, oppure in una base fissa accanto alla poltrona o al letto.

Evita tasche profonde o luoghi dove non la troverebbero in fretta.

La PoC non è un gadget. È un gesto di fiducia

Usata correttamente, una PoC Radio non solo protegge i più fragili, ma li rende partecipi. Bambini e anziani non devono essere esclusi dalla gestione dell’emergenza: devono solo ricevere strumenti adatti, messaggi semplici e presenza costante. E nella voce di un familiare, anche in pieno blackout, possono trovare sicurezza.