Cos’è il PFA e perché tutti dovrebbero conoscerlo

Non tutti possono fare terapia, ma tutti possono fare PFA

Il PFA – Psychological First Aid – è un approccio validato a livello internazionale (OMS, Croce Rossa, Unione Europea) che non cura, ma aiuta nei primissimi momenti dopo un evento traumatico.
È il corrispettivo psicologico del bendare una ferita: non sei un chirurgo, ma puoi fare qualcosa di essenziale per evitare il peggioramento.

Perché è importante anche per chi usa una PoC Radio

Quando una voce entra nel canale gridando o piangendo, non puoi aspettare un professionista.
Tu sei il primo contatto, e quindi puoi (e devi) essere utile senza fare danni.
Il PFA è pensato anche per i non esperti, ed è perfetto per la comunicazione a distanza, radiofonica o PoC.

I 5 pilastri fondamentali del PFA

Secondo le linee guida internazionali, il PFA si basa su 5 azioni principali:

  1. Proteggere la persona da ulteriori pericoli o stimoli
  2. Connettere la persona a una presenza umana rassicurante
  3. Stabilizzare l’emotività nel qui e ora
  4. Informare in modo semplice e concreto
  5. Collegare la persona a ulteriori risorse o aiuti

Esempio reale via PoC Radio

Situazione: blackout cittadino, una donna urla via radio:
“Ho i bambini piccoli, non vedo nulla, ho paura, ho paura!”

Risposta PFA:

  • Protezione: “Eccomi ci sono, i tuoi figli sono con te?”
  • Connessione: “Ti sento. Resta in contatto con me. Non sei sola.”
  • Stabilizzazione: “Respiriamo insieme, ok?”
  • Informazione: “È un blackout temporaneo. Non sei in pericolo diretto.”
  • Collegamento: “A breve attivo un altro canale per eventuale supporto. Ti chiamo lì.”

Cosa NON è il PFA

  • Non è psicoterapia
  • Non è dare consigli forzati
  • Non è dire “capisco” se non capisci
  • Non è minimizzare con “tranquilla, passerà”
  • Non è cercare di far ragionare una persona in panico

Perché funziona davvero

Il PFA funziona perché è umano, semplice, pratico.
Non richiede strumenti, ma presenza mentale e vocale.
Applicato via PoC Radio, diventa uno strumento potente di contenimento emotivo a distanza.

Chi conosce il PFA diventa un alleato invisibile

Non serve una laurea per essere utili nei momenti critici.
Basta conoscere il PFA, allenarsi ad ascoltare, e saper dire la cosa giusta quando serve davvero.
E questo, nella rete PoC Radio Italia, può fare la differenza tra disorientamento e speranza.

Ridurre il panico: come trasformare il caos in calma operativa

Come si riduce davvero il panico

Il panico è virale: va gestito subito

Il panico è come un incendio emotivo: si espande in fretta e può contagiare anche chi è lucido. In emergenza, non conta solo quello che succede, ma come le persone reagiscono. La riduzione del panico è un’azione decisiva per salvare vite, prevenire danni collaterali e riprendere il controllo.

Perché è essenziale via PoC Radio

Sulle PoC Radio, le emozioni si trasmettono attraverso la voce: tono, respiro, ritmo. Se la tua voce è affannata o ansiosa, chi ascolta percepisce pericolo.
Al contrario, una voce calma, decisa, costante può rallentare la reazione emotiva e riportare lucidità.
Chi comunica per primo stabilisce il tono del gruppo.

Un esempio concreto

Scenario: blackout in città, una persona sul canale urla “Ci stanno attaccando! È la fine!”
Tu rispondi:
“Stiamo raccogliendo le informazioni. Sei al sicuro ora? Dove ti trovi?”
Poi aggiungi:
“Non ci sono segnali di attacco confermati. Restiamo in contatto. Respira con me.”
Risultato: la realtà prende il posto della suggestione.

5 tecniche pratiche per ridurre il panico

  • Tono basso e costante
    (trasmette sicurezza e controllo)
  • Frasi corte e chiare
    (“Sto con te.” – “Sei al sicuro.” – “Parla piano.”)
  • Orientamento cognitivo
    (“Guarda intorno a te. Dimmi tre cose che vedi.”)
  • Contatto continuativo
    (non spegnere la radio: il silenzio amplifica la paura)
  • Verifica delle percezioni
    (“Cosa ti fa pensare che sia un attacco? Hai visto qualcosa o lo supponi?”)

Cosa NON dire mai

  • “Calmati!” (è come dire “smettila di avere paura”)
  • “Non è niente” (invalidazione totale = peggioramento)
  • “Sei esagerato”
  • “Non ho tempo adesso”
  • “Aspetta in silenzio” (quando l’altro è in stato alterato)

Chiunque può farlo… se sa come

Non serve essere uno psicologo o un soccorritore. Basta conoscere l’impatto reale della voce e delle parole.
Quando il panico prende il sopravvento, la comunicazione etica via radio diventa un’arma di salvezza.
Ogni utente PoC può imparare a contenere e spegnere l’incendio emotivo.

La calma è la prima forma di soccorso

In ogni situazione critica, la calma di uno può reggere il panico di molti.
Ridurre il panico non significa risolvere tutto, ma riportare ossigeno alla mente di chi non riesce più a pensare.
Chi comunica con lucidità è più di una voce: è un’ancora.