Perché le parole contano, sempre
In ogni situazione di emergenza, le parole possono diventare un’ancora. La comunicazione non è solo uno strumento tecnico: è una forma di presenza, di sostegno, di guida. Chi parla con calma, chiarezza e coerenza trasmette sicurezza anche in mezzo al caos. Ecco perché scegliere le parole giuste è un atto di responsabilità.
Prima dell’emergenza: creare fiducia
Nel tempo ordinario, la comunicazione serve a costruire una rete familiare e comunitaria capace di affrontare l’imprevisto.
Frasi utili:
- “Siamo preparati.”
- “Sappiamo cosa fare se succede qualcosa.”
- “Parliamone insieme, così ci sentiamo più tranquilli.”
Queste parole piantano radici: quando verrà il momento, sapranno fiorire.
Durante l’emergenza: guidare senza alimentare il panico
Nel momento più critico, serve una voce guida che non gridi, non ordini, ma contenga.
Frasi chiave:
- “Sto con te. Respira.”
- “Ora ascolta: facciamo questo, passo dopo passo.”
- “Non sei solo. Siamo insieme.”
Evita frasi come: “Calmati!” o “Non piangere!”: anziché aiutare, invalidano le emozioni dell’altro.
Dopo l’emergenza: dare senso e continuità
Quando tutto sembra finito, è il momento di ricucire. Le parole aiutano a dare senso, a contenere, a orientarsi.
Frasi importanti:
- “Hai fatto il massimo. Sono fiero di te.”
- “Se ti senti strano è normale, possiamo parlarne.”
- “Ci siamo. Anche adesso.”
Un linguaggio che legittima le emozioni e non pretende risposte immediate è il primo passo verso la ripresa.
Voce, tono, ritmo: non solo cosa, ma come
Il tono rassicurante, un ritmo calmo, la scelta di parole semplici e non tecniche sono fondamentali. Anche la pausa ha un potere: una sospensione breve può dare respiro più di mille parole. La radio PoC in questo è cruciale: la voce passa, arriva, accoglie.
Perché PoC Radio Italia dà spazio a questo tema
Nel progetto Emergenza di PoC Radio Italia, la comunicazione non è un accessorio, ma un pilastro. Non bastano i dispositivi, servono parole, relazioni, presenze. Per questo motivo formiamo, diffondiamo e invitiamo a riflettere sul linguaggio da usare in ogni fase dell’emergenza.
Il potere di dire bene
Una parola detta bene può cambiare la traiettoria emotiva di un’intera esperienza. Prepararsi a comunicare, nel tempo di pace, è una forma di amore familiare e comunitario. Non dimentichiamolo: parlare è un atto di cura.