Messaggi chiave da trasmettere in caso di separazione fisica temporanea

Durante un’emergenza, può accadere che i membri di una famiglia vengano fisicamente separati: uno rimane in casa, l’altro si sposta per cercare aiuto, un bambino viene accompagnato in un punto sicuro, un anziano si rifugia da un vicino. In questi momenti, la comunicazione continua è ciò che tiene unito ciò che fisicamente si è diviso.

Ecco perché serve una lista di messaggi chiave, già pronti, semplici da pronunciare via PoC, da usare in caso di separazione temporanea. Frasi che informano, rassicurano e permettono di agire senza panico.

“Ti sento. Io sono qui.”

Questa è la prima frase da imparare. Serve a rassicurare l’altro che la connessione è attiva, che non è solo, che la voce familiare è ancora lì.

“Mi sto spostando verso [luogo]. Ti tengo aggiornato.”

Questa comunicazione ha due funzioni:

  • Informare su dove si sta andando
  • Creare un ponte narrativo che aiuta a seguire mentalmente i movimenti dell’altro

Anche una frase semplice come “Sto andando in garage. Dimmi se mi senti.” può evitare inutili ricerche o fraintendimenti.

“Ci risentiamo tra [tempo].”

Stabilire un check-in temporale riduce l’ansia. Sapere che “ci si risente tra 10 minuti” permette di aspettare senza panico e di mantenere un senso di controllo.

“Se non mi senti, attiva il piano B.”

Ogni famiglia dovrebbe avere un piano B: cosa fare se non ci si riesce più a sentire. Può essere un punto d’incontro fisico, una persona da contattare, un tempo massimo di attesa. Comunicarlo chiaramente prima dell’interruzione è fondamentale.

“Non fare nulla finché non te lo dico.”

In situazioni instabili, può servire congelare un’azione. Questa frase aiuta a evitare che un familiare si esponga inutilmente a un pericolo.
Esempio: “Non uscire finché non te lo dico. C’è troppo vento.”

“Qual è la tua posizione? Hai bisogno?”

Domande semplici per mantenere la comunicazione a due vie. Non basta parlare: bisogna anche ascoltare e controllare che l’altro stia bene.

Una voce che guida. Un’attesa che tiene uniti.

Quando ci si separa, l’unica cosa che resta è la voce. E in quella voce, se usata bene, c’è tutto: presenza, affetto, direzione. Le PoC Radio, in questo, non sono strumenti tecnici, ma prolungamenti della fiducia reciproca.