Montagna, PoC e il mito di Starlink: quando il cielo non è abbastanza

Molti lo stanno aspettando come il Messia. Starlink.
Con la promessa di portare la connettività ovunque, anche nei rifugi più sperduti, nei boschi più fitti, sulle vette dimenticate dalla rete cellulare. E per chi usa sistemi PoC, la tentazione è forte: finalmente una soluzione alla più grande fragilità di questa tecnologia, ovvero la copertura nei contesti montani.

Ma… ci siamo davvero fermati a riflettere sul prezzo di questa dipendenza?

Il tallone d’Achille della montagna: l’assenza di rete cellulare

Chiunque abbia provato ad attivare una radio PoC su un sentiero escursionistico o durante un’attivazione in altura lo sa: se non c’è segnale, non c’è connessione. E senza connessione, niente PoC.
Non è un difetto della tecnologia, è la realtà fisica delle nostre montagne. Le reti cellulari seguono logiche economiche e di densità abitativa. Quindi, o sei in prossimità di una stazione sciistica o… sei tagliato fuori.

La soluzione? Apparentemente semplice: Starlink.

Internet satellitare ovunque. Antenne portatili. Router da zaino. Anche per uso mobile. Ma attenzione: una soluzione tecnologica non è mai “neutra”. E Starlink non è esente da rischi.

E se arriva una tempesta solare?

Qui la questione si fa seria. Le tempeste geomagnetiche – come quella che ha colpito la Terra pochi giorni fa – possono disturbare, rallentare o addirittura mettere fuori uso le comunicazioni satellitari. Parliamo di eventi naturali, ricorrenti, che:

  • alterano la ionosfera;
  • disturbano il segnale tra satellite e antenna;
  • causano perdita di pacchetti e latenza;
  • riducono l’affidabilità di servizi come Starlink e GPS.

Il rischio? Nel momento in cui ti affidi al 100% a un sistema satellitare per comunicare, basta una fiammata solare per isolarti dal mondo.

Montagna + emergenza + satelliti instabili = formula pericolosa

Immagina una situazione d’emergenza. Una caduta. Una slavina. Un escursionista bloccato. E proprio in quel momento, niente rete cellulare. Starlink disturbato. GPS inaffidabile.

La tecnologia non ti sta salvando. Ti sta tradendo.

PoC Radio Italia: la rete siamo noi, non i satelliti

Per questo motivo PoC Radio Italia sta lavorando su un principio diverso: la rete come comunità, la copertura come progetto, la montagna come territorio da attrezzare con consapevolezza.
Non possiamo pretendere che sia Elon Musk a salvarci. Serve creare ponti radio tra persone. Serve condividere esperienze, non solo megabit. Serve attivare un’intelligenza collettiva, non solo una connessione automatica.

Meno promesse, più piani B

Non stiamo dicendo che Starlink non sia utile.
Stiamo dicendo che nessuna tecnologia che dipenda solo “dal cielo” sarà mai abbastanza affidabile in ogni contesto.
E quando si parla di comunicazione in montagna, sicurezza, soccorso, libertà… è meglio avere sempre un piano B.

PoC Radio Italia non aspetta. Costruisce.
E se vuoi partecipare, la porta è aperta.

Tempeste solari e reti cellulari: quando il Sole mette in crisi le comunicazioni

Negli ultimi giorni di maggio, la Terra è stata investita da una tempesta solare di classe G3, una delle più intense degli ultimi mesi.
L’evento ha causato interferenze nei sistemi di navigazione satellitare, errori nei segnali GPS e interruzioni nelle comunicazioni radio, evidenziando quanto le nostre infrastrutture tecnologiche siano vulnerabili ai capricci del Sole.

Cosa sono le tempeste solari?

Le tempeste solari sono disturbi del campo magnetico terrestre causati da emissioni di particelle cariche provenienti dal Sole, come i brillamenti solari (solar flare) e le espulsioni di massa coronale (CME). Quando queste particelle ad alta energia raggiungono la Terra, possono provocare variazioni intense nella ionosfera, ovvero quella parte dell’atmosfera terrestre fondamentale per la propagazione delle onde radio.

Questi fenomeni possono provocare blackout radio, interferenze nei radar e disservizi nei sistemi di posizionamento e comunicazione. Il rischio aumenta quando la tempesta geomagnetica colpisce la parte di Terra illuminata dal Sole in quel momento.

Impatto sulle reti cellulari e GPS

Durante la recente tempesta, si sono verificati disservizi evidenti: errori nei dati GPS, rallentamenti nelle reti mobili e cali di precisione nei sistemi di localizzazione, in particolare per chi si trovava in ambienti aperti o in movimento.

Le reti cellulari, pur essendo meno vulnerabili rispetto ai sistemi radio ad alta frequenza, non sono del tutto immuni. I principali pericoli includono:

  • Perdita temporanea di segnale in aree normalmente coperte, a causa di disturbi elettromagnetici locali;
  • Rallentamenti nella connessione dati legati a errori nei sistemi di sincronizzazione temporale che dipendono dai satelliti GPS;
  • Problemi nella trasmissione di chiamate e dati in zone periferiche o scarsamente servite;
  • Malfunzionamento dei sistemi di backup o emergenza in infrastrutture critiche, laddove la rete cellulare viene utilizzata per trasmettere dati sensibili;
  • Aumento dei pacchetti persi e della latenza, con impatto su servizi di comunicazione in tempo reale, come le piattaforme PoC.

Va sottolineato che, sebbene le torri cellulari siano collegate tramite reti cablate o a microonde e non dipendano direttamente dal segnale satellitare per la trasmissione voce/dati tra utenti, molti sistemi di sincronizzazione temporale e di controllo usano GPS come riferimento, e proprio questi possono subire deviazioni o interruzioni.

Perché è importante parlarne adesso

Il ciclo solare, che dura circa 11 anni, è in fase ascendente e raggiungerà il suo picco proprio tra il 2025 e il 2026. Questo comporta una frequenza maggiore di eventi solari intensi. L’ultima tempesta è stata un campanello d’allarme: ha mostrato in modo chiaro come anche i sistemi civili più comuni possano subire disagi.

Non è fantascienza pensare a blackout parziali o rallentamenti diffusi delle reti mobili nei prossimi mesi, soprattutto in occasione di tempeste solari di classe G4 o G5. I sistemi PoC – basati su connettività cellulare o Wi-Fi – dovranno anch’essi prepararsi a questi possibili scenari.

La resilienza passa anche dalla consapevolezza

PoC Radio Italia, da sempre attenta ai temi della comunicazione indipendente e alternativa, sottolinea l’importanza di conoscere e monitorare questi fenomeni. Le tempeste solari non sono eventi rari, ma fanno parte della normale attività del nostro Sole.

Per questo motivo, diventa fondamentale:

  • Affidarsi a sistemi di backup per la comunicazione in mobilità;
  • Essere aggiornati sui livelli di allerta geomagnetica, soprattutto se si lavora o opera in ambiti critici (emergenza, sicurezza, trasporti, logistica).

Le tempeste solari non sono solo uno spettacolo di aurore boreali visibili a latitudini insolite. Sono un rischio reale, crescente, per le infrastrutture digitali su cui facciamo affidamento ogni giorno. Sottovalutarle è un errore.

PoC Radio Italia continuerà a informare e fornire strumenti concreti per affrontare con lucidità anche questi scenari. Perché comunicare, in sicurezza e affidabilità, deve essere un diritto… anche quando il Sole decide di fare le bizze.