PREPPING CITTADINO: prepararsi a ciò che può accadere in Italia

Nel dibattito sul prepping si evocano spesso scenari distopici, catastrofi globali e collassi irreversibili. Tuttavia, quando il discorso si concentra sul prepping cittadino, il tono cambia: le idee diventano più concrete e condivise. Si afferma un approccio realistico e pragmatico, basato su eventi che, in Italia, hanno un’alta probabilità statistica di verificarsi: alluvioni, frane, incendi boschivi, terremoti. Situazioni reali, già accadute e destinate purtroppo a ripetersi, che richiedono una preparazione lucida e applicabile alla vita quotidiana.

Eventi concreti, alta probabilità

  • Tra il 1900 e il 2002, quasi 1.800 eventi idrogeologici e alluvionali hanno provocato oltre 20.000 vittime e centinaia di migliaia di sfollati.
  • Tra il 1980 e il 2022, i danni da eventi climatici estremi (alluvioni, incendi, siccità, ondate di calore) hanno toccato 210 miliardi di euro.
  • Oggi il 18,4 % del territorio nazionale è a rischio massimo per frane e inondazioni: coinvolge quasi 7 milioni di persone e oltre 640.000 imprese.
  • L’alluvione dell’Emilia-Romagna del maggio 2023 ha causato 17 vittime, 10 miliardi di euro di danni, oltre 250 frane ed esondazioni su 21 fiumi, oltre a migliaia di sfollati.
  • Negli anni recenti ci sono state scosse telluriche sentite in tutto il Paese: da Socchieve (Friuli‑Venezia Giulia, marzo 2024), la magnitudo 5.0 in Calabria il 1° agosto 2024, a un 4.4 nei Campi Flegrei (13 marzo 2025) e un 4.8 sullo Ionio (16 aprile 2025), ecc…

Questi eventi non sono solo «possibili» ma statisticamente molto probabili e richiedono una preparazione quotidiana, urbana, agile e pragmatica.

Prepping “classico” & Prepping cittadino

  • Prepping classico: preparazione per eventi statisticamente molto rari, catastrofi globali (blackout totale, collasso infrastrutturale).
  • Prepping cittadino: preparazione per emergenze urbane statisticamente frequenti: alluvioni, incendi boschivi, blackout locali, terremoti, ecc…

L’approccio cittadino “all’esterno” del Prepping classico non è meno serio o da sottovalutare: è più contestualizzato, efficace e adattato alla vita reale.

Tecnologia PoC & Poc Radio Italia: pilastri del prepping cittadino

La vita reale è fatta di imprevisti quotidiani, e in quei momenti un sistema di comunicazione resiliente e affidabile può fare la differenza.

In situazioni di emergenza urbana come: traffico bloccato, rete telefonica sovraccaricata, blackout … una voce in grado di comunicare immediatamente può salvare tempo e vite.

Una prova reale

Diversi utenti di PoC Radio Italia, hanno potuto constatare in situazioni tipo: incidenti autostradali, allagamenti urbani o blocchi metropolitani, come la tecnologia PoC ha funzionato quando la rete telefonica era satura e le comunicazioni tradizionali inutilizzabili.

Il sistema professionale PoC INRICO, adottato da Poc Radio Italia, ha dimostrato resilienza anche in momenti di emergenza reali: garantendo comunicazioni affidabili quando tutto il resto sembrava bloccato.

Metti alla prova il tuo prepping cittadino. Sul serio.

PoC Radio Italia, pienamente consapevole dell’importanza di comunicazioni affidabili nel contesto urbano, offre oggi la possibilità di testare gratuitamente la piattaforma, con accesso riservato e configurazioni personalizzate.

Siamo pronti a supportare famiglie, gruppi di amici o piccoli network locali che vogliano integrare un sistema PoC realmente operativo nel proprio protocollo di prepping cittadino.

Le licenze gratuite disponibili per il test sono limitate: per chi è seriamente interessato, è l’occasione perfetta per vedere con i propri occhi cosa significa essere pronti, davvero.

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Come garantire la comunicazione PoC anche in emergenza totale

Le radio PoC (Push-to-Talk over Cellular) rappresentano una soluzione moderna e flessibile per le comunicazioni operative. Tuttavia, il loro funzionamento dipende dall’infrastruttura dati (reti mobili o Wi-Fi) esistente.
In caso di emergenza totale — come un blackout prolungato o il collasso delle reti TLC — è fondamentale predisporre strategie per garantire la continuità delle comunicazioni PoC anche in condizioni estreme.

Dipendenze del sistema PoC

Per capire come rendere robusto un sistema PoC, bisogna analizzare da cosa dipende il suo funzionamento:

  • Rete dati: 3G, 4G, 5G o Wi-Fi.
  • Infrastruttura Internet: accesso a server cloud o dispatch center.
  • Alimentazione elettrica: per alimentare sia dispositivi che infrastrutture di rete.

Se una di queste viene meno, la comunicazione PoC può degradarsi o interrompersi.

Rischi principali durante emergenze totali

In uno scenario di emergenza grave, i rischi più concreti sono:

  • Blackout elettrico → spegnimento di BTS (ponti radio cellulari) dopo l’esaurimento delle batterie di backup.
  • Congestione della rete dati → rallentamenti o impossibilità di stabilire connessioni dati.
  • Collasso dell’infrastruttura Internet locale → interruzione dei server cloud.
  • Interruzione delle dorsali di comunicazione → perdita totale della connessione esterna.

Strategie per garantire la continuità della comunicazione PoC

A) Uso di SIM Prioritarie o Speciali

  • Acquisire SIM con priorità di accesso (offerte da TIM, Vodafone o WindTre solo per enti pubblici o aziende accreditate).
  • Le SIM prioritarie permettono di mantenere una connessione dati anche in situazioni di congestione cellulare.
  • Nota: Non proteggono contro il collasso fisico delle antenne o della rete mobile.

B) Predisporre Backup di Rete Dati

  • Installare router LTE/5G dotati di batterie tampone autonome.
  • Avere connessioni Wi-Fi alternative via ponti radio privati (ad esempio Wi-Fi point-to-point tra edifici).
  • Predisporre reti Mesh locali per collegare più dispositivi senza passare da Internet (es. Wi-Fi Direct).

C) Implementare Accessi Satellitari

  • Utilizzare modem satellitari mobili (come Starlink, Inmarsat, Iridium Certus).
  • Questi sistemi possono garantire una connessione Internet autonoma e indipendente dalle infrastrutture terrestri.
  • È ideale per mantenere operativo il dispatch center o per assicurare il collegamento minimo tra team isolati.

D) Autonomia Elettrica Garantita

  • Disporre di batterie di scorta dedicate per ogni dispositivo PoC.
  • Utilizzare power station portatili (tipo EcoFlow, Bluetti) per alimentare router, hotspot e apparati mobili.
  • Predisporre pannelli solari portatili per ricariche d’emergenza durante blackout estesi.

E) Server Cloud Redondanti o On-Premise

  • Configurare il servizio PoC su server cloud distribuiti (multi-data center, multi-regione).
  • Valutare la possibilità di avere un dispatch server locale (on-premise) che funziona anche senza accesso ad Internet pubblico.
  • In questo modo, il traffico radio resta operativo almeno tra gli utenti locali.

F) Piani Operativi di Emergenza

  • Prevedere piani di comunicazione alternativi: ad esempio, switchare su reti PMR, CB o radioamatoriali se il PoC diventa inutilizzabile.
  • Istruire gli operatori su protocolli di fallback: sapere a chi comunicare, su quali dispositivi alternativi, in quale ordine.
  • Schedulare check periodici sull’infrastruttura di backup per verificarne l’efficienza.

Esempio pratico di setup resiliente

ComponenteSoluzione consigliata
Dispositivi PoCInrico T522A, TM9 o simili
SIMSIM prioritaria dati voce/dati
Backup reteRouter LTE con batteria + modem satellitare
AlimentazionePower station portatile da almeno 500Wh + pannelli solari pieghevoli
ServerDispatch Center in cloud e backup server locale (se disponibile)
Comunicazioni alternativeRadio PMR446, CB, DMR o apparati radioamatoriali

Le radio PoC sono strumenti straordinariamente versatili, ma senza una preparazione adeguata, rischiano di diventare inutilizzabili nei momenti più critici.
Investire su autonomia energetica, backup dati e server ridondanti, oltre ad avere protocolli alternativi, significa rendere un sistema PoC veramente resiliente e pronto anche per una emergenza totale.

Comunicare è sopravvivere. Prepararsi è responsabilità.