Allerte – 10 luglio 2025 – 17:32

Aggiornamento LPL (Lima Papa Lima) – 10 Luglio 2025

LPL Nazionale (Italia): 6,5 / 10
Situazione: Livello di rischio in lieve aumento. Le ondate di calore persistenti stanno mettendo sotto pressione il sistema elettrico nazionale: secondo Terna, ieri si è raggiunto un nuovo picco di domanda estiva (fonte: Terna – bollettino 9 luglio). Si registrano micro-interruzioni in Emilia-Romagna, Puglia e Campania, mentre si moltiplicano le segnalazioni di problemi con la rete mobile (TIM e Iliad) in aree urbane.
Allerta gialla e arancione per caldo estremo emessa dalla Protezione Civile in 9 regioni (fonte: Dipartimento della Protezione Civile – allerta 10 luglio). Nessuna interruzione idrica rilevante, ma aumentano i consumi domestici e gli incendi boschivi nel Centro-Sud.
Nota: il rischio blackout programmati resta basso ma crescente.

LPL Europeo (UE): 6,9 / 10
Situazione: Continuano le verifiche post-attacco informatico ai circuiti bancari francesi e belgi. L’ENISA conferma l’origine extracomunitaria e la possibilità che si tratti di “una cyber-operazione di disturbo legata a interessi geopolitici nell’area baltica” (fonte: ENISA, aggiornamento tecnico 9 luglio).
Nel frattempo, le tensioni tra Polonia e Bielorussia aumentano: nella notte tra l’8 e il 9 luglio, jet da combattimento polacchi sono decollati due volte per attività di “intercettazione preventiva” lungo il confine est.
Inoltre, preoccupano nuovi segnali di instabilità economica nei Balcani, con disordini a Skopje (Macedonia del Nord) dopo una contestata riforma costituzionale.

LPL Globale: 7,5 / 10
Situazione:
Russia–Norvegia/Finlandia: ulteriore incremento di traffico navale russo nel Mare di Barents. Il ministero della Difesa norvegese ha emesso un avviso di allerta radar per le basi costiere settentrionali (fonte: NRK – comunicato 9 luglio).
Stretto di Hormuz: ieri mattina una nave cisterna è stata colpita da un drone al largo delle coste omanite, probabilmente da milizie yemenite. U.S. Navy ha diramato un alert militare ai mercantili in transito. Il Brent è salito a 90,17$/barile (fonte: Reuters).
Deduzione operativa su base OSINT + contesto: crescente rischio che si verifichi un incidente tattico tra navi militari nel Golfo Persico, con conseguenze economiche globali.

Fonti principali:
– Terna.it – bollettino domanda elettrica, 9 luglio
– Dipartimento Protezione Civile – allerta meteo, 10 luglio
– ENISA situational update, 9 luglio
– NRK.no (Norvegia), comunicato Ministero Difesa
– Reuters – aggiornamento greggio e incidente Hormuz, 9-10 luglio

Allerte – 9 luglio 2025 – 12:29

Aggiornamento LPL (Lima Papa Lima) – 9 Luglio 2025

LPL Nazionale (Italia): 6,4 / 10
Situazione: Condizioni infrastrutturali critiche in alcune aree del Nord-Ovest. Ancora blackout elettrici intermittenti in provincia di Varese, Cuneo e Genova. Le autorità locali parlano di “interventi in corso su linee secondarie danneggiate da sovraccarichi” (fonte: Terna, comunicato 8 luglio).
Il caldo estremo prosegue: l’allerta rossa è attiva in 9 regioni, con picchi di 40°C in Emilia-Romagna e Lazio (fonte: Protezione Civile). Aumentano i guasti alle centrali di backup TLC, con ripercussioni segnalate sulle reti TIM e Vodafone (Liguria e Piemonte).
Analisi LPL su base OSINT + contesto: si moltiplicano sui social segnalazioni di manomissioni su cabine isolate. Nessuna conferma ufficiale, ma intensificati i controlli notturni da parte di Enel e carabinieri in divisa e borghese.

LPL Europeo (UE): 6,8 / 10
Situazione: Persistono gli effetti del cyberattacco bancario del 1° luglio. ENISA ha diffuso una seconda nota tecnica: “l’attacco sembra aver sfruttato vulnerabilità zero-day in sistemi legacy” (fonte: ENISA).
Nel frattempo, il ministro della Difesa lituano ha confermato che oltre 2.000 soldati russi si trovano ora a meno di 20 km dal confine baltico. La NATO ha avviato esercitazioni straordinarie con aerei da ricognizione e sistemi antimissile Patriot.

LPL Globale: 7,5 / 10
Situazione:
Russia–Finlandia/Norvegia: Confermata dalla difesa finlandese la presenza di unità navali russe nel Golfo di Botnia, “mai così vicine al territorio nazionale da fine Guerra Fredda” (fonte: Yle.fi, Ministero della Difesa Finlandese, 8 luglio).
Stretto di Hormuz: Nuovo incidente segnalato tra una fregata francese e una motovedetta iraniana. Il Pentagono ha ordinato la sospensione temporanea delle rotte commerciali civili tra Hormuz e l’Oceano Indiano (fonte: Al Jazeera, Defence.gov).

Indicazioni:
In Italia, cresce il rischio di effetti domino infrastrutturali legati al caldo prolungato, blackout e indebolimento delle reti mobili. È necessario verificare localmente la disponibilità di sistemi alternativi (generatori, gruppi UPS, backup radio).
Deduzione operativa su base OSINT + contesto: i blackout nelle aree montane e periferiche del Nord Italia potrebbero aumentare entro le prossime 48 ore in assenza di piogge o riduzione delle temperature.

Fonte blackout elettrici: Terna – comunicato ufficiale 8 luglio
Fonte cyberattacchi: ENISA Situational Bulletin – aggiornamento 7 luglio
Fonte manovre NATO e tensioni baltiche: Defence24.pl, comunicati ufficiali Lituania
Fonte Golfo di Botnia: Yle.fi – report 8 luglio
Fonte Hormuz: Al Jazeera + Dipartimento Difesa USA

SIM multi-operatore da Aliexpress per PoC: truffa oppure occasione? Ecco la verità tecnica.

SIM multi-operatore “illimitate per un anno” vendute su Aliexpress o altri canali simili: nella maggior parte dei casi si tratta di una truffa o, nel migliore dei casi, di un servizio estremamente instabile, opaco e a rischio continuo di interruzione.

Cosa sono le SIM da 20€ vendute su Aliexpress?

Queste SIM spesso si presentano con frasi come:

  • “Traffic data illimitato per 365 giorni”
  • “Multi-operator network”
  • “Perfetta per POC Radio / IoT”
  • “No roaming, no throttling, worldwide”

Ma dietro queste frasi si nasconde quasi sempre uno dei seguenti 3 scenari tecnici:

SIM di test o M2M violate o riutilizzate (abuso tecnico)

Spesso sono SIM M2M (Machine to Machine) o SIM di test destinate a dispositivi specifici (tipo POS, antifurti, tracker GPS) con traffico minimo previsto.

Alcuni venditori:

  • le configurano per usarle in dispositivi PoC o router;
  • sfruttano bug o falle APN per fare traffico non autorizzato;
  • usano APN “neutri” per evitare blocchi.

Risultato? Appena l’operatore si accorge dell’abuso, le SIM vengono bloccate in massa, anche dopo pochi giorni o settimane. Nessun rimborso. Nessuna assistenza.

SIM pseudo-globali rivendute senza contratto reale

Alcune SIM usano servizi come China Mobile Hong Kong, AIS Thailandia, Truphone, o Movistar Global, e accedono a roaming su operatori italiani. Ma:

  • non esiste alcun contratto diretto con l’utente finale;
  • sono gestite da reseller ignoti senza garanzia di continuità;
  • la SIM può essere disattivata da un giorno all’altro senza motivo.

Soluzione temporanea legata a test promozionali

In certi casi sono SIM legate a promozioni interne (demo, test device, fiere) e vendute in massa illegalmente. La loro durata è variabile: alcune durano settimane, altre pochi giorni. Nessuna è pensata per durare un anno come promesso.

E per le PoC?

Le PoC Radio richiedono una connessione stabile, veloce e sempre attiva. Queste SIM non garantiscono nessuno di questi elementi:

  • Non gestiscono bene il traffico in background continuo.
  • Bloccano o rallentano app come Zello, RealPTT, o PTT4U.
  • Cambiano APN o perdono roaming in modo imprevedibile.

Il risultato? Blackout improvvisi.

Qual è l’alternativa seria per chi usa le PoC Radio?

Diffidate di chi non offre:

  • piani chiari
  • dashboard
  • supporto
  • non è certificato

Come PoC Radio Italia abbiamo testato diverse soluzioni e abbiamo fatto la nostra scelta: Eiotclub

Scelta che al momento è risultata vincente anche in scenari di utilizzo impegnativi.

Veniamo al dunque

Quasi tutte le SIM da 20€ su Aliexpress che promettono un anno di traffico illimitato sono imbrogli mascherati da offerte tech. Se funzionano per un po’, è solo perché sfruttano falle temporanee nel sistema.

Non sono legali, non sono stabili, non sono etiche.

Il nostro consiglio per un sistema PoC affidabile: non bisogna risparmiare sulla SIM, è l’anello più fragile della catena.

Allerte – 8 luglio 2025 – 16:42

Aggiornamento LPL (Lima Papa Lima) – 8 Luglio 2025

LPL Nazionale (Italia): 6,4 / 10
Situazione: Aumento significativo delle segnalazioni di disservizi sulle reti mobili in Lombardia, Piemonte e Liguria. Fonti locali e OSINT indicano criticità a macchia di leopardo con impatti maggiori su rete TIM e alcuni MVNO, aggravate dalle alte temperature e temporali improvvisi. In parallelo, il sistema sanitario lombardo ha dichiarato “stato di pressione elevata” per i Pronto Soccorso di Milano, Varese, Brescia e Como, con codice rosso ospedaliero per ondata di calore (fonte: ATS Lombardia).
Deduzione operativa su base OSINT + contesto: La pressione infrastrutturale combinata su TLC e sanità innesca rischio di blocchi a cascata in scenari di emergenza reale (es. blackout o black sky).

LPL Europeo (UE): 6,9 / 10
Situazione: Nuovi dettagli sul cyberattacco bancario in Francia e Paesi Bassi (vedi LPL 2 luglio): secondo dichiarazioni ENISA, i malware usati avrebbero colpito anche infrastrutture energetiche secondarie non critiche, ma vulnerabili. Lituania e Lettonia mantengono il livello 3 su 4 di allerta militare interna. In Polonia, lo stato maggiore lancia esercitazioni d’urgenza con simulazioni di blackout multipli e sabotaggi ibridi (fonte: PAP, 7 luglio).

LPL Globale: 7,6 / 10
Situazione:
Russia-Finlandia/Norvegia: Confermata attività di disturbo GPS e radar civile nel nord della Scandinavia (fonte: Norwegian Civil Aviation Authority). Le autorità svedesi parlano apertamente di “guerra ibrida a bassa intensità”.
Stretto di Hormuz: Navi cargo occidentali nuovamente dirottate da milizie Houthi nelle ultime 48 ore, con supporto sospetto da navi iraniane (fonte: Lloyd’s List Intelligence, 7 luglio). USA aumentano pattugliamenti e inviano secondo gruppo portaerei nella regione.

Indicazioni:
In Italia permane rischio TLC a zone, amplificato da clima estremo. Raccomandata verifica costante della copertura multi-operatore reale nei dispositivi PoC, soprattutto in ottica di resilienza familiare.
Su scala UE, si rafforza l’ipotesi che l’infrastruttura civile (banche, energia, trasporti) sia ora obiettivo di operazioni cibernetiche coordinate.
A livello globale, crescono i segnali di interferenza tattica non dichiarata su fronti sensibili.

Fonti principali:

  • Terna.it – comunicati regionali su blackout e consumo elevato
  • ENISA Cyber Situation Update – 6 luglio 2025
  • ATS Lombardia – bollettino 7 luglio
  • PAP Polonia – notiziario strategico 7 luglio
  • Lloyd’s List Intelligence – segnalazioni marittime 7 luglio
  • Norwegian Civil Aviation Authority – allerta disturbi GNSS 7 luglio

COME FUNZIONA L’INDICE LPL: https://pocradioitalia.it/cos-e-indice-lpl-allerte-emergenze/

POC Radio e infrastrutture sotto stress: la resilienza vera nasce dall’etica, non dai dispositivi

In queste giornate d’estate anomala, dove il caldo torrido si accompagna a eventi meteo estremi, l’intera infrastruttura delle telecomunicazioni italiane sta mostrando evidenti segni di cedimento. Aree con blackout improvvisi, torri radio temporaneamente fuori servizio, rallentamenti di rete mobile anche in zone urbane centrali. Un collasso TLC improvviso che fino a ieri era impensabile è ormai sotto gli occhi di tutti.

Una delle prime evidenze riguarda proprio i numeri di emergenza: il 112, il 118, e tutti i centralini di pronto intervento che spesso diventano irraggiungibili proprio nel momento in cui servono di più. Non per guasti agli apparati, ma per saturazione delle reti: i cosiddetti “Citrini” (cittadini improvvisati, non preparati) chiamano contemporaneamente, spesso in preda al panico, intasando tutto il sistema.

Questo fenomeno non è nuovo. Eppure, continua a sorprenderci ogni volta.

La PoC Radio resiste o crolla come gli altri?

La domanda che ci poniamo è legittima: e la PoC Radio, in questo contesto, regge o si blocca anche lei?

La risposta vera è: dipende. Tecnicamente, anche un sistema PoC può bloccarsi se le reti mobili collassano. Ma, a differenza di una telefonata al 118 che nasce nel panico e finisce nel nulla se non si ha una risposta, la PoC vive di una logica profondamente diversa.

PoC Radio Italia non è semplicemente un gruppo che utilizza una tecnologia alternativa. È una rete umana basata su tre pilastri: preparazione, etica e collaborazione. Quello che proponiamo non è un “sistema che funziona sempre”, ma una mentalità: non aspettiamo il disastro per costruire legami.

Non è lo strumento, è l’etica

Possiamo avere in mano anche un dispositivo satellitare a copertura globale, ma se all’altro capo non c’è nessuno che risponde, il risultato è il silenzio. Possiamo disporre di tutte le app emergenziali del mondo, ma se non c’è fiducia, formazione e responsabilità condivisa, i mezzi restano vuoti contenitori.

La differenza, in emergenza, la fa l’etica. La fa la rete di persone, non la rete dati.

Quello che PoC Radio Italia ribadisce oggi, con più forza che mai, è questo: non aspettate che salti tutto per cercare qualcuno a cui chiedere aiuto. Costruite ora – in modo responsabile e intelligente – relazioni reali, fidate, vicine. Accendete la PoC, sì, ma soprattutto chiedetevi: so a chi parlare se dovesse succedere qualcosa?

Il valore della resilienza condivisa

La PoC Radio può essere uno strumento potentissimo, ma non è magico. Resiste meglio di altri sistemi, sì. Ma è la rete umana costruita in torno ad essa, il modo con cui è stata pensata e usata, a renderla realmente efficace.

Non basta una connessione. Serve un’alleanza tra persone, vicine anche se sconosciute, che condividono l’idea che, in caso di crisi, le cose andranno meglio se non si è soli.

Questo è il cuore del nostro messaggio. E oggi, mentre il sistema di comunicazione pubblico vacilla, abbiamo uno spunto in più su cui riflettere.

PoC Radio e Radio Tradizionale: chi consuma di più?

Fine dei luoghi comuni: chi consuma di più?

Per anni si è creduto che le radio tradizionali fossero più parsimoniose in termini di batteria rispetto alle nuove PoC Radio. Convinzione tecnicamente superata. La realtà oggi dice altro, ed è evidente per chiunque ha partecipato a un contest, un’attivazione radioamatoriale o faccia un uso operativo professionale intensivo di dispositivi portatili VHF/UHF.

Le radio tradizionali: autonomia vera, non teorica

Una radio analogica o digitale, anche di fascia alta, se usata davvero (cioè TX/RX intensi, chiamate continue, ascolto attivo, cambio frequenze, squelch regolato basso), potrebbe non arrivare a fine giornata. In ambiti tipo contest radioamatoriale o servizio operativo intensivo, non si arriva nemmeno a fine turno.

Motivo? L’alimentazione dei finali di trasmissione (in media 5W), l’assenza di power management intelligente, e batterie che spesso restano sotto i 2.500 mAh. A ciò si aggiungono continui key-on, picchi di assorbimento istantaneo, e zero ottimizzazione software.

Chi ha provato a trasmettere per ore con un portatile VHF lo sa: serve almeno una batteria di ricambio, o si spegne tutto al momento meno opportuno. Le prestazioni di copertura radio si degradano!

Le PoC Radio: sorprendenti per autonomia e costanza

Una PoC Radio, che lavora su rete dati cellulare o WiFi, è ottimizzata per un uso continuo e distribuito. Il sistema Android consuma, sì, ma è progettato per restare acceso tutto il giorno, con moduli LTE, display, microprocessori e app di gestione attivi in background.

Eppure, nella realtà:
una PoC di fascia media con batteria 4.000–5.000 mAh ti porta tranquillamente a fine giornata.
Non solo in standby, ma anche in attività intensiva: ascolto, chiamate, invio di posizione, scambio di messaggi vocali, segnalazioni, ecc.

Le prestazioni di copertura di una PoC Radio non si degradano con lo scaricarsi della batteria!

Nel confronto diretto sul campo tra PoC e radio VHF tradizionali, una PoC consuma meno perché trasmette solo pacchetti dati compressi, non tiene acceso un finale RF da 5 watt, e riesce a regolare dinamicamente il consumo a seconda della qualità rete.

Confronto pratico a parità d’uso (TX/RX medio-alto)

Scenario tipicoRadio tradizionale VHFPoC Radio
Contest radio1,5–2,5 ore10–14 ore
Turno operativo2–4 ore8–12 ore
Standby ascolto6–8 ore20+ ore
Attività intensa urbanamax 3 oreregge tutta la giornata

Il dato è schiacciante: la PoC è nettamente più efficiente per comunicazioni frequenti, perché ottimizza trasmissione e ricezione su base dati, con moduli di trasmissione Smart.

I motivi tecnici

  • Assenza di RF diretta: nessun modulo trasmette a 5W reali su frequenza radio.
  • Compressione audio: invia solo il necessario, in modo asincrono.
  • Power management: Android spegne in automatico processi, display, WiFi, GPS quando inutili.
  • Batterie più grandi: ormai la media è 4.800 mAh contro i 1.800–2.000 di molte radio classiche.
  • Dispositivi pensati per turni interi: molte PoC nascono per ambiti lavorativi (taxi, sicurezza, logistica), dove l’operatore non deve preoccuparsi della batteria.

Alcuni esempi pratici:

Poc Radio

  • Hytera PNC360S (4 000 mAh): autonomia fino a 48 ore in modalità 10% trasmissione / 10% ricezione / 80% standby.
  • Hytera PNC380S (4 000 mAh): fino a 24 ore di operatività continua.
  • Informazioni generali: le PoC moderne dispongono di batterie da almeno 4 000 mAh, pensate per durare tutta la giornata .

Sintesi PoC: autonomia generalmente tra le 24 e le 48 ore operative, grazie a batterie più capienti e gestione intelligente del consumo.

Radio tradizionali VHF/UHF

  • Cobra HH350 (marina): fino a 16 ore in uso continuo.
  • ACR SR203 (sopravvivenza): oltre 16 ore a –4 °F (–20 °C).
  • Standard Horizon HX320: 17 ore di funzionamento.
  • HX760S: circa 11 ore, con GPS spento.
  • HX890E: 27 ore in standby sulla VTS ch12.
  • Yaesu VX: 6–12 ore in uso audio attivo; in solo ricezione si estendono fino a due giorni.

Sintesi analogiche: autonomia variabile da 11 a 27 ore, ma molto dipende dalla fascia commerciale del dispositivo.

Se ti affidi alle classiche cinesine sotto i 50.00€ il confronto diventa drammatico!

Confronto sintetico dispositivi fascia media

Tipo di dispositivoCapacità batteriaAutonomia stimata
PoC Radio4.000 mAh +24–48 ore operative
VHF/UHF1.700–2.500 mAh11–27 ore (molto variabile)

Interpretazione operativa

  • Gestione del consumo: le PoC sfruttano power‑management avanzati (modalità standby, CPU ottimizzata, compressione vocale).
  • Caso trasmissione intensa: come evidenziato, una portatile VHF si può scaricare in 2–3 ore in trasmissione continua; dalle specifiche dei modelli, la media del ciclo operativo è 11 ore, ma con carichi elevati si scende drasticamente.
  • Scenario standby/ricezione: le VHF eccellono in standby (fino a 27 ore), ma l’uso reale implica conversazioni continue e squelch costante.
  • PoC nel campo reale: la durata di 24–48 ore riflette l’uso misto (TX/RX/standby), supportata da batterie più grandi e dalla rete dati.

Quindi?

  • Le PoC Radio offrono autonomia superiore rispetto alle portatili VHF in uso attivo grazie a batterie più potenti e controllo intelligente di consumo.
  • Le radio tradizionali hanno buone prestazioni in standby, ma la trasmissione RF abituale riduce considerevolmente la loro durata operativa.

Chi continua a sostenere che “le radio tradizionali durano di più” lo fa forse per nostalgia o per esperienza da soft-user, ma chi trasmette veramente sa la verità: una PoC usata bene ti porta fino a sera, una radio classica no.

Se lavori sul campo, se fai servizio reale, se vuoi un sistema che non ti lasci a piedi proprio quando serve comunicare, la PoC Radio non è solo una scelta: è una garanzia operativa.