STARLINK DOWN

Starlink in blackout globale: cosa è successo e perché conta davvero

La mattina del 15 settembre 2025 ha segnato un episodio che resterà come campanello d’allarme per chiunque affidi la propria vita digitale a una sola infrastruttura. Starlink, la costellazione satellitare di Elon Musk, ha subito un’interruzione su scala mondiale, confermata ufficialmente dal portale del servizio con il messaggio inequivocabile: “C’è un’interruzione nella fornitura del servizio”.

Il guasto, che ha colpito contemporaneamente Europa, Stati Uniti e persino il fronte ucraino, ha acceso un riflettore non solo sulla tecnologia, ma soprattutto sulla dipendenza crescente che interi Paesi e settori critici hanno sviluppato nei confronti di questa rete.

I numeri del blackout

Le prime segnalazioni si sono concentrate intorno alle 5:30 ora italiana, quando il sito Downdetector ha registrato un’impennata nelle notifiche di disservizio. In Polonia sono stati circa 196 gli utenti a segnalare problemi entro le 5:41, mentre negli Stati Uniti le segnalazioni hanno superato quota 43.000 pochi minuti prima delle 5:35.

Verso le 6:30, il messaggio di interruzione è stato rimosso dal sito ufficiale Starlink, segno che il ripristino era in corso. Tuttavia, il buco temporale, seppur breve, ha avuto impatti significativi in zone dove Starlink non è un servizio accessorio, ma un’infrastruttura vitale.

L’impatto in Ucraina

Tra le prime voci a lanciare l’allarme c’è stata l’Ucraina. Le autorità locali hanno confermato che l’interruzione ha riguardato l’intera linea del fronte. In uno scenario dove le comunicazioni satellitari sono spesso l’unico mezzo sicuro per coordinare operazioni militari e logistiche, il blackout se pur breve ha mostrato quanto fragile possa essere la continuità operativa se affidata a un singolo fornitore.

Cause ancora ignote

Al momento non esiste una spiegazione ufficiale sulle origini del guasto. Non è chiaro se si sia trattato di un malfunzionamento tecnico interno, di un errore umano o di un attacco esterno. Starlink non ha rilasciato dettagli, limitandosi a confermare che il proprio team tecnico sta indagando sull’accaduto.

Perché è un evento critico

La vicenda va oltre il semplice disservizio tecnico. Starlink è ormai un’infrastruttura su cui poggiano:

  • comunità isolate che non dispongono di reti terrestri affidabili;
  • governi e forze armate impegnati in teatri di conflitto;
  • aziende e cittadini che lo usano come backup di connettività.

Il blackout globale dimostra che nessuna infrastruttura, per quanto innovativa, è immune da vulnerabilità. Affidarsi a un unico sistema comporta rischi reali, amplificati dalla scala globale della rete.

La lezione

Ciò che è accaduto oggi 15 settembre 2025 rappresenta più di un guasto tecnico: è un monito. L’illusione di una rete satellitare onnipresente e invulnerabile si è incrinata davanti agli occhi di tutti. La resilienza digitale non può dipendere da un solo attore, per quanto potente o avanzato tecnologicamente.

Questa interruzione resterà come esempio da studiare: non per sottolineare i limiti di Starlink, ma per ricordare a governi, cittadini e imprese che la vera sicurezza nasce dalla diversificazione e dalla ridondanza delle fonti di connettività.

IL MIGLIORE OPERATORE TLC 2025

Vodafone confermata come operatore più veloce in Italia: riconoscimenti da Altroconsumo, Opensignal e Ookla

Come accade ormai con regolarità, anche quest’anno l’indagine di Altroconsumo mette Vodafone al primo posto tra gli operatori mobili italiani per velocità complessiva, considerando sia il 4G che il 5G. La novità del 2025 è che il risultato trova conferma anche nei report internazionali di Opensignal e Ookla, due osservatori indipendenti che monitorano la qualità delle connessioni mobili a livello globale. Tutte e tre le rilevazioni si basano su test effettuati spontaneamente dagli utenti, un metodo non statistico in senso stretto ma comunque indicativo della reale esperienza di navigazione.

Secondo Altroconsumo, Vodafone ottiene 77.527 punti, staccando nettamente gli altri operatori e risultando prima per qualità complessiva della rete mobile. Al secondo posto compare Fastweb con 49.725 punti, seguita da Tim, WindTre e Iliad.

Fastweb domina nel 5G

Guardando solo al 5G, il primato passa a Fastweb, anche se la differenza rimane interna alla stessa alleanza, visto che la compagnia è ormai integrata con Vodafone. Gli utenti Fastweb stanno infatti completando la migrazione verso l’infrastruttura Vodafone, un processo che terminerà nel 2026, dopo anni di appoggio alle reti Tim e WindTre.

La crescita del 5G è chiara nei dati raccolti: le velocità medie risultano quasi triplicate rispetto al 4G. Fastweb passa da 45 Mbps in 4G a 106 Mbps in 5G, mentre Vodafone sale da 77 Mbps a 217 Mbps. Inoltre, la quota di test effettuati su rete 5G è aumentata dal 20% registrato lo scorso febbraio a circa il 30% attuale, segnale di una maggiore diffusione di dispositivi compatibili e di una copertura più capillare.

Vodafone rimane comunque la più performante nella maggior parte delle regioni italiane, con differenze meno evidenti nelle aree meno popolate. Altroconsumo ha anche analizzato i risultati nelle otto principali città del Paese – Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Firenze – evidenziando in diversi casi prestazioni superiori rispetto alla media nazionale, a conferma di una forte variabilità locale.

L’indagine di Altroconsumo è stata condotta tra luglio 2024 e giugno 2025 con il contributo di 14.551 utenti, attraverso l’app CheBanda. I parametri considerati includono velocità di download e upload, qualità della visione video (tempo di avvio, interruzioni ed errori) e rapidità di apertura dei siti web.

Premi internazionali: Opensignal e Ookla

A novembre, Opensignal ha certificato Vodafone come primo operatore italiano a ricevere il riconoscimento per l’Esperienza di Affidabilità, con 890 punti su una scala da 100 a 1000, superando Iliad che si ferma a 878 punti. Questo indicatore misura la capacità degli utenti di connettersi e portare a termine attività basilari senza interruzioni. Vodafone ha inoltre conquistato tutti e quattro i premi legati alla velocità: download, upload, download 5G e upload 5G, togliendo a Tim lo scettro nel comparto 5G.

Non mancano però successi anche per gli altri operatori. WindTre si conferma leader assoluto nella Disponibilità 5G, con un punteggio del 24,5%, superando Iliad (20,5%). Iliad, dal canto suo, primeggia nella disponibilità complessiva di rete (3G, 4G e 5G) e nell’esperienza di gioco in 5G. Vodafone conserva comunque il primato nell’esperienza di gioco complessiva, considerando tutte le reti.

Infine, anche Ookla – nei primi due trimestri del 2025 – assegna a Vodafone la palma di operatore più veloce sul mobile, seguita a breve distanza da WindTre e Fastweb.

Nasce PreppingCittadino.it

Cammini in una strada qualunque, eppure sai che basta un temporale più intenso, un blackout o un blocco del traffico per trasformare la routine in emergenza. È quello che negli ultimi anni abbiamo visto accadere sempre più spesso in Italia: eventi improvvisi che mettono alla prova famiglie, quartieri e città intere.

È da questa consapevolezza, raccolta giorno dopo giorno nella community di PoC Radio Italia, che è nata l’idea di un portale nuovo: PreppingCittadino.it.
Non un sito qualunque, ma uno strumento pratico, creato su richiesta diretta della community, per orientarsi nelle nuove realtà emergenziali che ormai fanno parte della nostra quotidianità.

Una cultura che riparte dalle basi

Chi ha chiesto questo servizio non lo ha fatto per paura, ma per responsabilità.
Perché la preparazione cittadina non riguarda solo il singolo, ma la capacità di un’intera comunità di sostenersi e reagire con lucidità.

I valori che guidano Prepping Cittadino sono chiari e semplici:

  • Famiglia: restare uniti e saper comunicare anche nei momenti critici.
  • Amicizia: riconoscere nella rete di vicini e conoscenti la prima forma di resilienza.
  • Valori civili: rispetto delle regole, collaborazione e senso di responsabilità verso la collettività.

Dall’egocentrismo alla collaborazione

Per troppi anni la società si è nutrita di individualismo ed egocentrismo. Oggi la realtà ci impone un cambio di rotta: è tempo di rispolverare la cooperazione, l’aiuto reciproco, il senso civico. Non si tratta di guardare con nostalgia al passato, ma di dare nuove radici al futuro.

Un punto di riferimento

PreppingCittadino.it vuole essere esattamente questo: un punto fermo, accessibile a tutti, dove trovare informazioni semplici, chiare, utili e di rapida consultazione anche in condizioni difficili.
Uno spazio nato dalla community per la community, che cresce grazie al contributo di chi crede che prepararsi non sia paranoia, ma responsabilità condivisa.

PoC Radio Italia e Prepping Cittadino: approccio etico e concreto, alla resilienza urbana.

Nel panorama sempre più caotico e incerto delle città moderne, si sta affermando una consapevolezza nuova, razionale, lontana dai sensazionalismi apocalittici: il prepping cittadino. Non si tratta di accumulare scorte per l’Armageddon, ma di prepararsi in modo concreto ad affrontare situazioni frequenti e reali: black-out, alluvioni, terremoti, frane, disservizi come blocchi di comunicazione, ecc… con strumenti e protocolli semplici, replicabili, condivisibili. È qui che si inserisce PoC Radio Italia. E non in modo marginale.

PoC Radio Italia è la prima realtà nazionale dichiaratamente orientata al prepping cittadino.

Non siamo un’associazione. Non siamo un’attività commerciale. Non vendiamo niente. Siamo un gruppo di persone reali, con qualifiche tecniche di alto livello, che da tempo sperimentano e utilizzano con successo tecnologie PoC (Push-to-Talk over Cellular) in contesti di vita quotidiana, lavoro sul campo e comunicazioni alternative in ambienti difficili.

Questa esperienza concreta ha generato un progetto: mettere le nostre competenze a disposizione di altri cittadini consapevoli, per costruire una rete di comunicazione resiliente, autonoma e condivisa, in grado di funzionare anche quando tutto il resto sembra essersi spento.

Perché chi fa prepping cittadino dovrebbe scegliere PoC Radio Italia?

  • Perché funziona davvero.
    Non parliamo di teorie da laboratorio. La quotidianità degli utenti della community … come più volte documentato nel nostro canale Telegram in scenari reali, anche in condizioni limite … dimostra che la tecnologia PoC basata su una piattaforma veramente professionale: FUNZIONA!
  • Perché è una rete etica.
    Alla base di PoC Radio Italia c’è il principio del Prepping Etico: prepararsi non per salvarsi da soli, ma per poter aiutare anche altri. Non accumulo, ma condivisione di risorse, competenze e canali di comunicazione, nel rispetto della privacy e della sicurezza reciproca.
  • Accessibile & sicura.
    Offriamo la possibilità di sperimentare la piattaforma in piccoli gruppi chiusi (famiglie, amici, gruppi di quartiere) per verificare in prima persona l’utilità e resilienza contestualizzata alla personale realtà operativa.
  • Perché è indipendente.
    Non dipendiamo da piattaforme social o logiche economicamente speculative. La nostra rete è costruita su protocolli alternativi, replicabili, e configurabili su dispositivi economici, anche ricondizionati.
  • Perché mette al centro la comunicazione umana.
    Niente notifiche, niente feed, niente distrazioni. Solo comunicazione vocale diretta, veloce, affidabile e con una qualità sonora superiore ai walkie-talkie classici.

Il Prepping Etico: un principio fondativo

Quello che proponiamo non è un prepping egoista, elitario o paranoico. È un prepping urbano intelligente, orientato alla responsabilità sociale. Il nostro obiettivo non è “sopravvivere al posto tuo”, ma restare in contatto, coordinare gli aiuti, mantenere il sangue freddo quando tutto sembra crollare.

La voce umana è la nostra arma. La rete PoC è il nostro strumento. L’etica della condivisione è il nostro scudo.

Noi ci siamo e tu?

PoC Radio Italia rappresenta una svolta culturale nel mondo del prepping cittadino: via i cliché, dentro l’intelligenza pratica. Siamo cittadini consapevoli che hanno deciso di non rimanere in attesa passiva delle emergenze, ma nemmeno di rifugiarsi nel sensazionalismo. Offriamo una piattaforma tecnica matura, un approccio umano e una visione concreta di resilienza urbana condivisa.

Chiunque si riconosca in questa visione può entrare in contatto con noi e provare, senza vincoli, come si comunica davvero durante un evento critico. Una licenza gratuita, per un periodo di prova, è disponibile per gruppi selezionati che condividano la stessa logica.

Siamo PoC Radio Italia. Non è fantascienza. È realtà.
E funziona.

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Prepping cittadino e comunicazione intelligente: perché la PoC Radio può fare la differenza

C’è un pensiero comune che serpeggia in molti gruppi dedicati al prepping: associare il concetto di preparazione soltanto a scenari estremi, al collasso delle infrastrutture, al blackout totale della civiltà. Ma chi vive nel mondo reale – tra strade bloccate, alluvioni improvvise, incidenti in tangenziale, o comunicazioni d’emergenza che non partono – sa che la maggior parte delle criticità che affrontiamo ogni giorno non richiede di tornare alla pietra scheggiata. Serve solo un sistema affidabile e rapido per restare in contatto.

Ed è qui che entra in gioco la PoC Radio.

PoC sta per Push-to-Talk over Cellular. Tradotto in concreto: un sistema radio basato su rete dati, dove il pulsante “parla” funziona come un walkie-talkie, ma sfrutta l’infrastruttura delle telecomunicazioni esistenti. La chiave sta nell’uso etico e intelligente di questo mezzo. Non stiamo parlando di un giocattolo tecnologico, né di un accessorio da nerd. Parliamo di uno strumento che, usato in modo coerente, può migliorare la nostra capacità di reagire a eventi imprevisti, grandi o piccoli che siano.

Fermiamoci un momento. Immagina:

  • Sei in auto sulla A7. Coda chilometrica, panico, un incidente grave più avanti. Rete telefonica intasata, sei fermo in galleria.
  • Hai una figlia che torna da scuola. La chiami, il telefono squilla, ma nulla. Inizia la corsa mentale a mille scenari.
  • L’acqua esce dai tombini, piove da ore, il traffico è in tilt. Sei bloccato in centro e il tuo vicino, con cui condividi la gestione dei tuoi genitori anziani, è irraggiungibile.

In tutte queste situazioni – vere, documentate, realmente accadute – il sistema PoC ha dimostrato tutta la sua resilienza e concreta utilità.

La PoC Radio non è la panacea. Ma è un ponte. Una voce. Un canale sicuro, organizzato, operativo. Senza dover digitare nulla. Basta premere e parlare. Chi ascolta, riceve. Subito.

La centrale operativa di PoC Radio Italia nasce esattamente da questo: dare una risposta concreta, etica, semplice e verificabile a chi vuole prepararsi senza per forza rifugiarsi nei boschi. A chi pensa che il prepping sia prevenzione reale, non scenari alla Mad Max.

Il sistema PoC INRICO, adottato da PoC Radio Italia, in diversi scenari emergenziali ha dimostrato una straordinaria resilienza. Dove tutto sembra essersi fermato, il sistema PoC e riuscito a trovare una strada preferenziale. C’è solo un invito: metti alla prova il sistema. Testalo nel tuo quotidiano. Durante un’uscita, un evento pubblico, un temporale forte. Fai una prova vera, concreta, come faresti con una torcia o un kit di pronto soccorso.

Perché se c’è una cosa che i veri prepper sanno, è che non si improvvisa nulla nel momento del bisogno.

E quando ti accorgerai di quanto può essere utile avere un ponte vocale stabile con il tuo gruppo, con la tua famiglia, o anche solo con altri cittadini attenti come te… allora capirai che il prepping più efficace è quello che parte dalla testa. Non dal bunker.

Benvenuto in PoC Radio Italia.

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Zello: stop dal 12 agosto ai dispositivi con Android 6 o versioni precedenti

Cosa cambia e come prepararsi

Dal 12 agosto 2025 Zello interromperà il supporto e il funzionamento dell’applicazione su tutti i dispositivi Android con sistema operativo 6.0 Marshmallow o versioni precedenti. La decisione riguarda sia la versione gratuita sia Zello Work. La notizia, ufficializzata dagli sviluppatori attraverso i canali di supporto, impatta direttamente molti utenti che ancora utilizzano terminali datati, inclusi alcuni modelli diffusi nel mondo delle PoC Radio. (vedi fonte ufficiale)

Cosa succederà il 12 agosto 2025

A partire da quella data:

  • Le versioni di Zello precedenti alla 6.0.2 (Android) non saranno più operative.
  • Non sarà possibile connettersi ai server Zello, anche se l’app è installata.
  • La modifica riguarda tutti i canali, sia pubblici che privati, inclusi quelli professionali su Zello Work.

Perché Zello ha preso questa decisione

La motivazione principale è tecnica e di sicurezza:

  • Le vecchie versioni di Android non ricevono più aggiornamenti di sicurezza da anni.
  • Il codice delle app precedenti non è compatibile con le nuove librerie e infrastrutture server utilizzate.
  • Mantenere compatibilità con sistemi obsoleti rallenta lo sviluppo di nuove funzioni.

Impatto per il mondo PoC

Molti operatori PoC, soprattutto in contesti associativi, di volontariato e hobbistici, usano ancora dispositivi Android 5 e 6 per sfruttare vecchi terminali rugged o portatili economici.
Questo cambiamento può avere effetti concreti:

  • Alcuni modelli PoC datati (ad esempio di fascia entry-level) non potranno più utilizzare Zello.
  • Gli utenti dovranno valutare un aggiornamento hardware o un cambio di app.

Cosa possono fare gli utenti

Per continuare a usare Zello:

  • Verificare la versione di Android del proprio dispositivo (Impostazioni → Info sul telefono).
  • Aggiornare il sistema ad Android 7.0 o superiore, se il produttore lo consente.
  • Installare l’ultima versione di Zello dal Google Play Store.
  • In caso di terminale non aggiornabile, considerare:
    • Acquisto di un nuovo dispositivo PoC compatibile.
    • Migrazione verso piattaforme alternative supportate.

Alternative possibili

Se non è possibile aggiornare, esistono altre soluzioni per il mondo PoC:

  • Utilizzare app PoC proprietarie fornite dai produttori dei terminali.
  • Sfruttare piattaforme professionali con compatibilità legacy (es. sistemi con client web).
  • Unirsi a reti PoC come PoC Radio Italia, che possono proporre strumenti diversi da Zello.

Comunicazione interna nei gruppi

Per evitare interruzioni improvvise:

  • Informare tutti i membri dei canali della scadenza.
  • Pianificare un periodo di test con i nuovi dispositivi o software.
  • Aggiornare eventuali guide interne e procedure operative.

Focus

Il cambiamento del 12 agosto non è solo un aggiornamento tecnico: è un campanello d’allarme per tutti i gruppi PoC. Basare la propria operatività su dispositivi e software non più supportati comporta rischi di affidabilità e sicurezza. Questo è il momento giusto per fare un check completo delle apparecchiature e pianificare un salto tecnologico.

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